Qual è la valenza delle nuove tecnologie rispetto all’ambito educativo? La tecnologia è una cosa buona per i nostri figli? Oppure l’uso di smartphone e tablet è deleterio e dannoso? Dipende…
8 bambini su 10 di età compresa tra i tre e i cinque anni sanno usare lo smartphone dei genitori, ancora prima di sapersi allacciare le scarpe…
Non è una critica ma un dato di realtà.
Ed in effetti siamo noi genitori che, sempre più spesso, mettiamo in mano il telefonino ai nostri figli, cosa normale considerando quanto questi oggetti ormai facciano parte del nostro quotidiano.
Il significato di questa abitudine, soprattutto a livello di valenza educativa, genera però in noi sensazioni contrastanti.
Come già affrontato in precedenti articoli infatti lo strumento tecnologico può avere ottime funzioni di stimolo ma, allo stesso tempo, può anche diventare una sorta di babysitter virtuale con cui placare i nostri figli in situazioni di crisi.
Un “buon genitore” stimola il suo bambino e lo aiuta ad acquisire nuove competenze…
Un “cattivo genitore” accontenta il figlio e fa di tutto per tenerlo buono…
Dove sta la via giusta? Da nessuna parte… o più probabilmente nel mezzo!
Ecco allora che fornire delle regole, sia per i nostri figli che per noi genitori, sull’uso della tecnologia diventa fondamentale per utilizzare al meglio e senza rischi questo strumento ed allo stesso tempo per aiutarci a sentire di essere genitori ed educatori competenti.
1- Niente divieti, solo limiti!
Come tutti noi sappiamo i divieti, specie se non adeguatamente motivati, inducono spesso l’effetto opposto di quanto desiderato.
In quest’ottica vietare l’uso di smartphone e tablet potrebbe essere un ottimo modo per radicare nei nostri figli il desiderio di utilizzarli quanto più possibile!
Magari di nascosto…
Ecco allora che al posto del divieto assoluto sarebbe più opportuno trovare un compromesso e fornire ai nostri bambini dei limiti da rispettare.
Ricordiamoci infatti che i bambini non sono capaci di regolarsi da soli e che imparano a farlo attraverso le coordinate che gli forniamo noi.
Come fare? Mantenendo sempre aperto un dialogo, chiedendo ai bimbi cosa gli piace e cosa vorrebbero fare (magari insieme a noi!) e quindi fornendo un contenitore temporale in cui potersi muovere.
2- Digitale e realtà possono coesistere!
Una delle preoccupazioni più comuni di noi genitori riguarda il pericolo che i nostri figli possano confondere il mondo reale con quello digitale…
In realtà queste due dimensioni sono complementari, anche nella nostra vita da adulti!
Spetta a noi il compito di insegnarlo ai nostri bambini, senza demonizzare la tecnologia ma trovando invece un equilibrio attraverso regole e limiti ma anche con il fare insieme ed il lasciarsi coinvolgere.
3- Anche nelle relazioni digitali ci vuole educazione!
Noi genitori passiamo moltissimo tempo ad insegnare ai nostri figli come ci si comporta a casa, a tavola, a scuola ed in mille altri contesti.
E nel farlo poniamo sempre particolare enfasi sulle cose che non si possono fare in presenza di altre persone…
Perché non farlo anche per il mondo digitale e social?
Questa realtà è ormai parte del nostro mondo e merita quindi di essere affrontata a livello educativo quanto qualunque altra situazione che coinvolge i nostri bambini.
E spetta a noi genitori il compito di aiutare i nostri figli a relazionarsi con gli altri, anche nel mondo digitale.
Solo così potremmo prevenire fenomeni terribili come il cyberbullismo…
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