Cosa sono gli incubi e da dove provengono? I brutti sogni sono indicativi di qualche patologia? Quando è meglio rivolgersi al pediatra? Scopriamolo insieme!
Il tuo bambino si sveglia spesso, urla nel sonno, chiede dei genitori nelle ore notturne?
POTREBBE ESSERE UN PROBLEMA DI BRUTTI SOGNI…
Recenti ricerche hanno evidenziato che 1 bimbo su 2 soffre di incubi notturni, ponendo l’accento sui traumi che questi possono provocare.
Il bambino che si sveglia di soprassalto durante la notte piangendo fino a singhiozzare è quindi una realtà che la metà delle famiglie italiane vive quasi ogni notte.
Nella maggioranza dei casi noi genitori ci alziamo, prendiamo il piccolo in braccio e ci limitiamo a consolarlo fino a che non si addormenta, senza porci troppe domande sulle ragioni di questi continui risvegli.
MA DA COSA VENGONO PROVOCATI GLI INCUBI E QUALI SONO I RIMEDI?
Da dove vengono i brutti sogni…
Alcuni studi approfonditi della Società Italiana di Pediatria Preventiva hanno evidenziato come gli incubi siano comuni nei bambini da 1 a 3 anni e come non siano sinonimo di malattia.
Le cause di questi brutti sogni vanno in genere ricercate in quanto vissuto dal bambino durante la giornata oppure in immagini viste in tv o su internet.
Litigi, forti stress legati alla competizione, sgridate, spaventi così come immagini forti e cruente sono tutte cause che possono portare all’insorgere di un incubo.
L’incubo diviene quindi una vera e propria rielaborazione di un qualcosa che ha turbato il bambino nel corso del giorno e che riemerge durante il sonno notturno.
Quando accade rassicurare il nostro bambino, coccolarlo e passare un po’ di tempo con lui per aiutarlo a calmarsi è sicuramente una cosa consigliata.
Se però questi episodi si ripetono con una certa frequenza è bene non sottovalutarli e chiedere un consiglio al nostro pediatra…
Lo specialista, infatti, potrà aiutarci a determinare l’origine di questi episodi e verificare se si tratta di pavor nocturnus o di altre problematiche del sonno.
Parasonnie, ovvero perturbazioni non patologiche del sonno…
Il pavor nocturnus è una problematica caratterizzata dalla presenza di forti incubi e può presentarsi nei bambini anche a partire dal primo anno di vita anche se risulta più frequente soprattutto tra i 5/7 anni e tende a sparire all’arrivo dell’adolescenza.
Questi incubi notturni appaiono nella fase più profonda del sonno, non sono indicativi di una patologia e, almeno apparentemente, non provocano conseguenze.
In genere si manifestano con grida e l’agitarsi durante il sonno; a volte il piccolo può arrivare a mettersi seduto e parlare, continuando però a dormire.
In alcuni casi potrebbero poi verificarsi episodi di vero e proprio sonnambulismo, dove il bambino si alza dal letto e inizia a camminare.
Se questo accade è molto importante monitorare il sonno del bambino, per la semplice ragione di evitare che il piccolo possa farsi male inconsapevolmente.
Dobbiamo inoltre tenere presente che il bambino non va assolutamente svegliato, evitando così il rischio di provocargli uno shock traumatico, ma va accompagnato parlandogli con voce calma e rassicurante.
Se l’evento si ripete con regolarità di frequenza e di orario, una possibile strategia potrebbe essere quella di svegliare il nostro bambino un quarto d’ora prima che l’episodio si verifichi, tenendolo sveglio qualche minuto prima di farlo riaddormentare.
In ogni caso dobbiamo tenere a mente che il piccolo non ricorderà nulla al suo risveglio e inizierà il nuovo giorno senza alcun trauma.
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