E’ possibile prevenire la depressione infantile? Quali sono i fattori di rischio? A cosa dobbiamo stare attenti noi genitori? Ecco 7 utili suggerimenti!
Negli articoli precedenti abbiamo compreso cosa si intende per depressione infantile ed abbiamo esplorato insieme alcune strategie per aiutare i nostri figli ad affrontare questo serio problema.
In questo post lavoreremo invece su come possiamo intervenire sin da ora per poter prevenire l’insorgere di questa patologia nei nostri bambini.
Ecco 7 utili suggerimenti!
Impariamo a comunicare e ad ascoltare!
Spesso i bambini vivono quanto gli diciamo in modo differente da noi adulti e possono sentirsi feriti o svalutati da alcune nostre affermazioni senza che noi genitori ce ne rendiamo conto.
Riuscire a comprendere come si sentono, imparare ad ascoltarli e soprattutto monitorare il nostro modo di comunicare risulta quindi di fondamentale importanza.
Molto spesso poi succede che un bambino depresso venga scambiato per dispettoso o sfidante…
Cerchiamo di ascoltare con attenzione i nostri figli e stimoliamoli a raccontare quello che hanno fatto nella giornata, come si sono sentiti e cosa pensano. Abituiamoci a non sottovalutare le loro emozioni ed i loro problemi dandogli tutta l’attenzione che meritano.
Se il tempo è poco, magari perché abbiamo un impegno urgente, possiamo sempre rimandare il dialogo ad un momento più tranquillo.
Facciamo poi molta attenzione al linguaggio che utilizziamo, che non deve mai essere connotativo!
C’è un’enorme differenza tra il dire “hai fatto una sciocchezza” e l’affermare “sei uno sciocco”…
Le routine sono importanti!
Uno dei principali fattori scatenanti della depressione infantile è lo stravolgimento della vita e delle abitudini del bambino. Se stiamo affrontando un cambiamento, assicuriamoci di mantenere delle certezze ed abituiamoci a preparare nostro figlio a quello che succederà.
Come abitudini fondamentali prestiamo attenzione ai ritmi ed ai tempi, ad esempio in riferimento ai pasti ed al sonno.
Ricordiamoci poi che anche il momento delle coccole può essere una routine!
Non sottovalutiamo le lodi!
Complimentiamoci spesso con i nostri figli per i loro sforzi e le cose fatte bene.
Ricordiamoci che, nonostante sia importante e necessario fornire dei limiti, possiamo sempre farlo utilizzando un linguaggio in “positivo”.
E’ molto più piacevole sentirsi dire cosa si può fare piuttosto che trovarsi sempre a fronteggiare dei divieti…
Il sentirsi autorizzato e riconosciuto nelle proprie qualità aiuta poi a consolidare l’immagine di sé e ad accrescere l’autostima.
Non neghiamo le emozioni negative!
Mostriamoci aperti a tutte le emozioni e pronti a condividere con i nostri figli anche paure, rabbia e tristezza.
Cerchiamo di comprendere ed accogliere come si sentono i nostri bambini, senza usare troppe parole e senza cercare di trovare un significato a tutti i costi. Ricordiamoci che la mente dei bambini funziona in modo differente rispetto alla nostra e che la razionalità molto spesso non aiuta…
E’ invece molto utile il sentirsi accolti e capiti!
Con il tempo il nostro bambino imparerà che ci si può anche sentire male, che non è solo e che passerà!
Limitiamo i conflitti!
I bambini esposti in modo costante a tensioni familiari sono più a rischio. Visto che non possono andarsene, sono letteralmente obbligati a stare con persone che non vanno d’accordo e questo causa in loro paura, tristezza e rabbia.
Nei casi più gravi, possono arrivare a chiudersi in sé stessi a scopo difensivo e questo può causare la depressione.
Cerchiamo quindi di affrontare litigi e problemi di coppia lontano dai nostri figli, in modo che non si sentano coinvolti o peggio colpevoli.
Evitiamo poi, nel modo più assoluto, di scaricare le nostre seppur legittime frustrazioni sui nostri figli!
Curiamo il cambiamento!
Traslochi, separazioni, lutti, malattie con ospedalizzazione… sono tutti esempi di cambiamenti di routine e abitudini che possono portare gravi scompensi nella vita e nelle emozioni dei nostri bambini.
A volte il cambiamento è inevitabile ma può quasi sempre essere preparato ed affrontato nel modo migliore possibile.
Per maggiori approfondimenti puoi sempre rileggere l’articolo sul come affrontare i cambiamenti!
Attenzione alle lunghe malattie!
Un bambino che non può fare quello che fanno tutti gli altri può sentirsi escluso, infelice e pieno di risentimento. Se non ne parliamo con lui, potrebbe deprimersi.
In caso di malattia grave o di ospedalizzazione curiamo anche la sofferenza emotiva e cerchiamo in ogni modo di non lasciare solo il nostro bambino.
Poniamo poi particolare attenzione all’isolamento sociale e cerchiamo di farlo coinvolgere dalle tipiche attività infantili. Invitiamo i suoi amici a casa; se non può uscire, portiamo il mondo da lui!
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