Quali sono le caratteristiche dello stile educativo genitoriale permissivo? Che tipo di modalità vengono utilizzate sui figli? A quali conseguenze può portare? Scopriamolo insieme!
Negli ultimi articoli ci siamo soffermati sul significato del concetto di stile educativo genitoriale.
Abbiamo poi approfondito le caratteristiche dello stile autoritario e dello stile autorevole.
Continuando la nostra esplorazione, in questo post ci occuperemo di comprendere al meglio un ulteriore stile educativo genitoriale, quello permissivo.
Ma quali sono le caratteristiche di questa modalità educativa?
Un genitore permissivo fa, in genere, poche richieste al proprio figlio in termini di regole e pretese.
Questa modalità educativa è infatti caratterizzata da basse aspettative nei confronti del bambino, soprattutto in termini di maturità ed autocontrollo.
Il nutrimento affettivo è presente e costante ma spesso è la modalità scelta a creare difficoltà; questa tipologia di genitori tende infatti a relazionarsi ai figli più come amici che come figure di riferimento.
Sono genitori aperti al dialogo, affettuosi e pronti a soddisfare le richieste ed i bisogni del bambino senza però fornire molte regole e modelli di condotta.
Le basse aspettative nei confronti del bambino così come la mancanza di confini di ruolo chiari (genitore/figlio) può far si che il figlio cresca privo della capacità di regolarsi in modo autonomo.
Per riassumere, le caratteristiche dello stile permissivo sono:
- Regole ridotte al minimo, se non addirittura assenti;
- Le poche regole presenti sono spesso incoerenti ed il genitore non fa nulla perché vengano mantenute;
- Amorevole, affettuoso e pronto al dialogo;
- La relazione è impostata su un piano amicale più che genitoriale;
- Utilizza metodi di “corruzione” per ottenere dal figlio i comportamenti desiderati (fa regali, compra giocattoli, asseconda capricci).
Ma quali sono le possibili conseguenze di una simile modalità educativa?
Tra i più comuni effetti dello stile parentale permissivo troviamo…
- Il bambino, ed il futuro adulto, manca di auto-disciplina e di capacità di regolazione;
- In alcuni casi possiamo avere scarse abilità sociali mentre in altri può essere presente un eccessiva esigenza verso l’altro (che non si adatta alle richieste) che può portare difficoltà nel relazionarsi;
- La mancanza di confini e modelli di comportamento a cui fare riferimento per orientarsi può portare ad ansia e insicurezza.
Lo stile educativo genitoriale permissivo è piuttosto comune ai giorni d’oggi…
Il prototipo del genitore amico e confidente, compagno di avventure ed al quale i figli possono dire tutto, è piuttosto seducente soprattutto per chi viene da famiglie particolarmente repressive.
Il problema inizia a presentarsi quando però è necessario “uscire” dal ruolo degli amici per imporre limiti e salutari divieti.
In genere queste tipologie di genitori falliscono in questo passaggio, spesso a causa di forti vissuti di colpa e di conflitto.
Questo significa che non possiamo essere amici dei nostri figli?
Assolutamente no! Dobbiamo però ricordare che il nostro compito di adulti non è solo quello di sostenere i nostri bambini ma anche di fornire una guida e di educarli a vivere nel mondo.
Ed il mondo ha delle regole…
In altre parole… i nostri bambini hanno bisogno di genitori, gli amici li hanno già a scuola!
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