Come possiamo affrontare la perdita di una persona cara con i nostri bambini? Quali sono i passi da seguire per permettere l’elaborazione del lutto? In che modo possiamo essere d’aiuto ai nostri figli? Scopriamolo insieme…
Quando perdiamo una persona cara le nostre emozioni prendono legittimamente il sopravvento…
Come genitori siamo però tenuti a non dimenticare che anche i nostri figli sono partecipi del dolore e della perdita e che è nostro compito guidarli ed aiutarli ad esprimere le loro emozioni.
Preparare, accompagnare e sostenere i nostri bambini che si trovano ad affrontare la scomparsa di un congiunto è estremamente importante.
Perché?
Perché questa situazione, per quanto spiacevole, rappresenta un’occasione di apprendimento fondamentale, in base alla quale saranno affrontate le successive esperienze di perdita nel corso della vita.
Per poter affrontare ed aiutare ad affrontare al meglio la perdita di una persona cara dobbiamo tenere bene a mente che il lutto non è un momento ma un processo che avviene nel tempo e che si riaffronta più volte nel corso della vita, ad ogni nuova perdita e separazione.
Ma come possiamo prenderci cura di un bambino che vive l’esperienza della morte di un nonno, di un amico, di un fratellino o di un genitore?
Pur nella difficoltà del momento, dobbiamo cercare di sostenere e aiutare i nostri piccoli, tenendo a mente 5 passaggi fondamentali.
1- Il dolore si può comunicare…
Noi adulti per primi dobbiamo concederci di raccontare il nostro dolore senza sentirci inadeguati o di cattivo esempio.
Nel farlo, è importante cercare di utilizzare un linguaggio che sia da ponte verso il bambino e lo incoraggi nella manifestazione dei suoi stati d’animo.
Fondamentale è anche costruire un ambiente accogliente e permissivo rispetto all’espressione delle emozioni legate al lutto (tristezza, disorientamento, paura, rabbia, ecc.).
2- Tocca a noi spiegare…
Ovviamente spetta a noi genitori l’ingrato compito di informare i nostri bambini su quanto sta accadendo, potrebbe succedere o è già successo.
Naturalmente dobbiamo saper scegliere le nostre parole in base all’età del bambino ed alla sua capacità di comprendere il significato della perdita.
Spesso invece capita che noi adulti ci sentiamo imbarazzati e spaventati nel dover spiegare qualcosa di grave ad un bambino, quasi come se stessimo mancando al compito di proteggerlo.
In realtà non è così…
Innanzi tutto perché, anche se tentiamo di tenerli all’oscuro, i nostri bambini capiscono molto più di quello che crediamo.
In secondo luogo poi eludere l’argomento o dissimularlo non preserva i bambini dalla sofferenza ma piuttosto li isola e soprattutto non li sostiene nel lungo processo elaborativo che devono necessariamente affrontare.
3- Se possibile, prepariamoci…
E’ importante capire che anche per i nostri bambini è possibile imparare a confrontarsi con gli eventi dolorosi della vita, come il trauma, la malattia e la perdita.
Nel momento in cui un bambino affronta per la prima volta la perdita di una persona che ama profondamente è importante, quando possibile, prepararlo a quanto sta per accadere.
Per farlo al meglio potremmo riguardare i suggerimenti espressi nell’articolo della scorsa settimana “5 passi per preparare i bambini al cambiamento”.
4- Non escludiamo i nostri bambini…
Partecipare ai funerali o ai rituali di saluto al defunto, per quanto doloroso, può rappresentare un tassello importante nel percorso di elaborazione del nostro bambino.
Per quale motivo?
Per capire occorre tenere presente che i nostri bambini, esattamente come noi adulti, devono costruire una sorta di immagine interiore della persona che abbiamo perso per poterne mantenere viva la presenza.
Poterci essere e poter salutare per l’ultima volta permette al bambino di farsi soggetto attivo, di inserire nella sua rappresentazione un’azione intrapresa e compiuta, non subita.
Dobbiamo poi mettere in contro che i bambini non reagiscono come gli adulti… durante i riti di saluto è quindi il caso di aspettarsi un’alternanza tra momenti di coinvolgimento e tristezza a momenti di gioco e apparente distrazione.
5- Coltiviamo il ricordo…
Costruire un ambiente che sia di supporto per il nostro bambino significa anche consentire ai suoi ricordi di emergere, incoraggiando la narrazione.
Curare il ricordo significa consolidare un’immagine positiva della persona persa per permettere al bambino, con il tempo, di poter pensare a chi non c’è più senza sofferenza.
Evitare di parlarne e scoraggiare ogni riferimento potrebbe invece portare alla formazione di una ferita sempre aperta, un nucleo doloroso che difficilmente potrà guarire…
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