Come stiamo vivendo noi genitori la gestione della didattica a distanza in questo periodo di continue evoluzioni dei decreti? Quali emozioni e vissuti entrano in gioco in questa nuova modalità di apprendimento? Come possiamo superare questo difficile momento? Ecco un piccolo manuale di sopravvivenza…
Il periodo recente ci ha messo a dura prova con cambiamenti, limitazioni e la necessità di riorganizzarci continuamente e rapidamente per adeguarci alle nuove normative.
E tutto questo coinvolge naturalmente anche i nostri figli e la scuola…
Ecco che allora un concetto come didattica a distanza o DAD, fino a 12 mesi fa completamente sconosciuto, è nostro malgrado diventato familiare.
MA QUALI PROBLEMI COMPORTA QUESTA MODALITÀ?
Oltre alle ormai ben note restrizioni imposte dal coronavirus ed all’utilizzo dei DPI che vanno giustamente imposti anche ai nostri ragazzi spesso ci troviamo anche a dover gestire registri elettronici che non si capiscono, videolezioni in contemporanea per più figli, stampanti che si inceppano e mille “non ho capito”…
Il tutto molto probabilmente, almeno per i fortunati che hanno potuto continuare a lavorare, mentre siamo in smart-working.
In questo difficile contesto la nostra pazienza ed il nostro autocontrollo vengono certamente messi a dura prova…
COME FARE QUINDI A SUPERARE QUESTE COMPRENSIBILI, MA QUASI MAI CONSIDERATE DIFFICOLTÀ?
Ecco un piccolo manuale di sopravvivenza…
1- SIAMO GENITORI, NON INSEGNANTI!
Partiamo da un presupposto semplice, anche se spesso non considerato dalle istituzioni: non si può replicare la scuola a casa! Mancano le competenze, l’aula, il tempo ed il ruolo.
In quest’ottica il nostro obiettivo come genitori è che i nostri figli facciano quello che viene chiesto dagli insegnanti, senza però sostituirci alla scuola.
Noi non siamo insegnanti, evitiamo di improvvisare questo difficile ruolo con l’unica conseguenza possibile di fallire e di sentirci in colpa per non essere stati abbastanza bravi e capaci.
2- ORGANIZZIAMOCI!
Come abbiamo avuto modo di approfondire in un altri post, l’organizzazione della giornata (e dello studio) è fondamentale.
Evitiamo la spontaneità ed istituiamo delle vere e proprie routine per i nostri figli attraverso un planning dello studio che preveda i momenti di attività ma anche delle pause.
Cerchiamo poi di dare ai nostri figli ed a noi stessi l’idea della normalità, partendo dalle regole di convivenza e della quotidianità.
Non si sta in pigiama tutto il giorno, non si mangia quando si vuole, si fanno i compiti e si studia quando è ora, si gioca in orari stabiliti.
Regolarità, con un po’ di flessibilità.
3- ATTENZIONE AL REGISTRO ELETTRONICO ED ALLE CHAT!
Utilizziamo due semplici regole…
A) IL REGISTRO SI CONTROLLA AL MASSIMO DUE VOLTE AL GIORNO;
B) EVITIAMO POLEMICHE E CONFRONTI NELLE CHAT DI CLASSE.
Ricordiamo infatti che sia il registro che i social di classe servono per scambiarsi informazioni e materiali ma spesso diventano sede di polemiche inutili e sterili.
Il continuo dibattito può portare poi a confrontare il nostro modo di gestire la situazione con quello adottato dagli altri, dando origine ad ansie e preoccupazioni rispetto al poter rimanere indietro.
Ok il quadrimestre sta passando così, ok i nostri figli perderanno qualche nozione per strada, ok l’anno prossimo ci sarà da recuperare.
La situazione è questa, per tutti! Facciamocene una ragione ed evitiamo gli inutili sensi di colpa…
4- FACCIAMO GIOCO DI SQUADRA!
Come già abbiamo visto in altri articoli, in questo come in altri ambiti è fondamentale che i genitori si alleino.
La situazione è nuova e difficile, sia per noi che per i nostri figli… Dobbiamo affrontarla come una squadra.
Condivisione delle responsabilità e delle mansioni, aiuto reciproco, fronte comune nel fronteggiare le criticità e le crisi dei nostri figli sono le parole chiave che dobbiamo sempre tenere a mente!
Fare tutto da soli non è una soluzione…
5- EVITIAMO IL BRACCIO DI FERRO SULLA SCUOLA!
Nella gestione dei compiti e dello studio cerchiamo di impostare la nostra comunicazione in modo fermo ma quanto più possibile sereno…
Ricordiamo infatti che molte delle valvole di sfogo sono momentaneamente sospese e che, in alcune situazioni come ad esempio una quarantena preventiva, la convivenza è di 24 ore al giorno…
Per questa ragione instaurare un clima da braccio di ferro può rivelarsi deleterio.
Ovviamente le divergenze di opinione sono ammesse ma dobbiamo cercare, per quanto possibile, di evitare di trasformarle in scontri.
Se proprio non ce la facciamo più (e vi assicuro capita a tutti!) prendiamoci una pausa di qualche minuto magari chiedendo il cambio all’altro genitore in modo da calmarci e da permettere a nostro figlio di fare lo stesso…
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