Cosa possiamo fare noi genitori per aiutare i nostri bambini a superare l’ansia da interrogazione? Quali strategie possiamo mettere in campo? Ecco 5 utili consigli…
Nell’articolo precedente abbiamo approfondito la tematica dell’ansia da interrogazione ed abbiamo compreso come questo problema, se trascurato, possa portare a conseguenze anche gravi.
In questo articolo ci concentreremo invece su alcuni accorgimenti di cui dobbiamo tenere conto per provare ad aiutare i nostri bambini.
Ricordiamo comunque che l’ansia non è da sottovalutare e che, se il problema non rientra in breve tempo e provoca disagio al nostro piccolo, è sempre bene chiedere il parere di un esperto.
INTANTO, A CASA, POSSIAMO PROVARE A CONTENERE LE DIFFICOLTÀ SEGUENDO QUESTI 5 UTILI CONSIGLI…
1- LE NOSTRE MODALITÀ SONO IMPORTANTI!
Tutti noi abbiamo sentito parlare di stili genitoriali e sappiamo che rappresentano l’insieme delle modalità che utilizziamo con i nostri figli.
Nel caso di un bambino sensibile e predisposto all’ansia, utilizzare uno stile autoritario e mostrarsi iper-critici e perfezionisti potrebbe rivelarsi una strategia sbagliata.
Sarebbe quindi meglio evitare esclamazioni come “bene, ma potevi prendere di più” oppure “non sai ancora abbastanza”.
Allo stesso modo, anche tenere uno stile ansioso non aiuta: frasi come “accidenti, speriamo che stavolta vada bene l’interrogazione, altrimenti è un bel guaio!” non sono opportune e rischiano di aumentare lo stato di ansia moderata che, ricordiamolo, è assolutamente normale.
Il messaggio che invece dobbiamo preoccuparci di trasmettere è che il nostro bambino ha tutte le capacità per farcela.
2- PERCHÉ SI DEVE STUDIARE?
SIN DA QUANDO SONO MOLTO PICCOLI I NOSTRI BAMBINI SONO ABITUATI AD ANDARE A SCUOLA, A FARE I COMPITI ED A STUDIARE… MA PERCHÉ BISOGNA FARLO?
Se dobbiamo basarci sul riscontro dato dalla scuola, il voto, sembrerebbe che l’unica risposta alla domanda precedente sia ottenere dei buoni risultati.
La conseguenza naturale di questo ragionamento è che il giudizio dell’insegnante sia l’unica cosa importante e, con questo presupposto, il passaggio all’idea che il nostro bambino valga quanto i suoi voti diventa naturale.
Il problema di questo percorso logico, spesso implicito nei nostri piccoli ma anche negli adolescenti, è riscontrabile nel fatto che non prevede la possibilità di fallire.
Quando il voto non corrisponde alle aspettative potrebbe quindi crearsi una spirale di sfiducia e conseguente ansia.
Come genitori siamo chiamati a disincentivare questo processo, cercando di trasmettere ai nostri figli che si studia per imparare nuove cose e che il voto non li identifica e non dice quanto valgono.
Ricordiamo infatti che chi studia per il gusto di apprendere sviluppa una maggiore capacità di rilanciarsi, di rimettersi in gioco dopo un giudizio non positivo.
3- APPROFONDIAMO LE PAURE!
DI COSA HA REALMENTE PAURA IL NOSTRO BAMBINO? COSA LO PREOCCUPA E NON LO FA DORMIRE LA NOTTE?
Per sconfiggere l’ansia da interrogazione un primo passo fondamentale è quello di capire cosa effettivamente spaventa i nostri figli.
Non essere abbastanza bravi, non saper fare qualcosa di specifico (le operazioni…), aver paura di essere preso in giro da tutti se si sbaglia sono solo alcuni dei timori più comuni…
Capire quali paure sono presenti è il primo passo per poterci lavorare, fornendo uno spazio di accoglienza e predisponendo alcune strategie per aiutare attivamente nostro figlio, ad esempio provandogli la lezione.
4- VALORIZZIAMO I SUCCESSI!
Come abbiamo imparato, alla base dell’ansia spesso troviamo una mancanza di fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.
Per aiutare i nostri bambini a sentirsi più sicuri un primo passo fondamentale riguarda il riconoscere e valorizzare i loro successi, anche piccoli.
Frasi come “che bel disegno che hai fatto!” e “come hai apparecchiato bene la tavola!” rappresentano solo un esempio…
Questi semplici commenti possono aiutare a migliorare l’immagine di sé e contribuiscono a creare un pensiero positivo nei bambini, base fondamentale per coltivare l’autostima e sconfiggere l’ansia.
5- CERCHIAMO DI ALLEGGERIRE…
Stando bene attenti a non banalizzare o ridicolizzare i sentimenti e le paure dei nostri figli, dobbiamo cercare di sdrammatizzare e rendere il più normali possibili gli insuccessi.
Ricordiamo infatti che la paura di sbagliare rappresenta la prima fonte di ansia…
Cerchiamo quindi di non attribuire troppa importanza al risultato e di rinforzare i nostri bambini riconoscendo il loro impegno e ricordando loro che, se hanno studiato, sicuramente tutto andrà bene.
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