Cosa possiamo fare se nostro figlio è vittima di bullismo? In che modo dobbiamo aiutarlo? Cosa invece è meglio evitare? Ecco 5 utili consigli…
Negli articoli precedenti abbiamo lavorato insieme per comprendere cosa si intende per bullismo e come possiamo accorgerci che nostro figlio è diventato una vittima.
Ci siamo poi concentrati su quali siano le emozioni di una vittima di bullismo e sui motivi per cui, per i nostri figli, è così difficile parlarne.
In questo post ci occuperemo invece di cosa possiamo fare noi genitori per aiutare i nostri figli vittima di bullismo.
Ecco 5 utili consigli…
1- Stiamo calmi!
Facile a dirsi…
Quando però è il nostro bambino ad essere stato aggredito l’unica emozione che riusciamo a provare è una forte rabbia, emozione motivata dal nostro desiderio di proteggerlo e di fare giustizia.
Questa rabbia può portarci ad incitare nostro figlio a reagire, ad opporsi alle aggressioni ed a prendere posizione nei confronti del bullo.
La realtà, però, è che per i nostri ragazzi questo non è possibile!
Dobbiamo allora cercare il dialogo con loro ed aiutarli a trovare insieme a noi il miglior modo di agire…
2- Impariamo a comunicare!
Lo so… la rabbia e la paura sono forti ed offuscano il giudizio.
Dobbiamo però fare un bel respiro e cercare di instaurare una comunicazione affettiva con i nostri figli.
Solo in questo modo riusciremo a conquistare la loro fiducia ed a farli aprire.
Se invece il dialogo si trasforma in un interrogatorio allora siamo fritti!
3- Non possiamo farci giustizia da soli!
L’impulso è forte…
Nostro figlio è stato maltrattato ed a noi la cosa proprio non va giù!
Tuttavia intervenire direttamente col bullo, magari in modo molto deciso, e sostituirci a nostro figlio non rappresenta una soluzione.
Il nostro comportamento infatti andrebbe ancora di più a sminuire il nostro ragazzo aggravando la situazione e comunicandogli che non può farcela da solo.
4- Manteniamo un atteggiamento collaborativo!
Se riusciamo a porci con l’altro in modo non aggressivo ma volto a trovare soluzioni allora la situazione diventa maggiormente fronteggiabile.
Diviene quindi possibile andare a parlare con il bullo ed i suoi genitori e, se gli episodi si sono verificati a scuola, coinvolgere anche le insegnanti.
Ricordiamoci poi che nelle situazioni più gravi e solo come ultima risorsa possiamo allertare anche le Forze dell’Ordine.
5- Non siamo soli!
Quando la situazione che ci troviamo ad affrontare è molto critica e non sappiamo come risolvere le cose possiamo sentirci soli e senza appigli, esattamente come i nostri figli…
Questo non è vero!
Possiamo, se ne sentiamo il bisogno, chiedere aiuto ad un esperto che potrà aiutarci a sostenere nostro figlio e consigliarci su come affrontare le comunicazioni con la famiglia del bullo e su quali interventi dovrà predisporre la scuola.
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