Come viene agito il cyberbullismo? Quali tecnologie vengono utilizzate? Quali conseguenze può avere questo atto di violenza? Scopriamolo insieme…
Negli articoli precedenti abbiamo provato a definire il termine bullismo ed a capire quali interventi possiamo mettere in campo a casa ed a scuola.
Ci siamo poi concentrati sul fenomeno del cyberbullismo provando a comprendere di cosa si tratta.
In questo post lavoreremo insieme per capire in che modo ed attraverso quali tecnologie questo atto di violenza viene agito.
Per poter comprendere al meglio questo argomento dobbiamo però tenere presente che non è lo strumento tecnologico il problema ma l’uso che se ne fa…
Le nuove tecnologie rappresentano infatti una potente risorsa, argomento già affrontato nell’articolo sul rapporto tra bambini e tecnologia.
Come per quasi ogni cosa, un utilizzo improprio di una risorsa può causare danni considerevoli…
Come viene agito il cyberbullismo?
Una delle modalità più comuni riguarda il pettegolezzo, con il racconto di dicerie e commenti attraverso messaggi nei gruppi e nei Social Network.
Un ulteriore modalità riguarda la diffusione di informazioni, immagini e video imbarazzanti, spesso non veritieri perché manipolati o costruiti attraverso dei semplici applicativi (fotomontaggi…).
Alcuni ragazzi arrivano poi a “rubare” l’identità o il profilo di altri, magari costruendo dei profili fasulli per mettere in imbarazzo e danneggiare la vittima.
Ultimo, ma non certo per gravità, l’uso dell’insulto e della minaccia diretta.
L’aspetto più desolante della situazione, oltre al già esplorato fenomeno della de-responsabilizzazione nello scrivere online, riguarda l’assoluta facilità con cui è possibile attaccare l’altro e le poche protezioni che i nostri figli possono mettere in campo.
Basti pensare a quanto sia semplice creare un profilo su qualsiasi Social Network inserendo nei campi un nome fasullo… Nessuno ci chiede di presentare dei documenti!
Quali sono i mezzi più utilizzati?
Anche nella nostra esperienza quotidiana possiamo riscontrare quanto sia facile accanirsi e lasciare commenti denigratori su internet… E’ sufficiente andare a leggere un qualsiasi quotidiano online.
Ecco alcune tra le nuove tecnologie più frequentemente male utilizzate dai ragazzi…
- Telefonate, in genere anonime, utilizzate per denigrare o tendere trappole ai nostri ragazzi. “Ci troviamo tutti a quest’ora… vuoi venire?”
- Messaggi individuali, con lo scopo di intimidire e minacciare. “Se oggi non mi porti i soldi ti aspetto fuori da scuola…“
- Gruppi Whatsup, spesso usati per diffondere e condividere video o fotografie imbarazzanti. Nella maggior parte dei casi poi queste immagini risultano dei “fake“, cioè delle elaborazioni digitali fittizie. Lo scopo della diffusione di questo materiale è quello di umiliare e prendere in giro la vittima utilizzando gli altri componenti del gruppo come spettatori…
- Social Network (Facebook, Instagram…), una realtà difficile da difinire perché in continua evoluzione. Sebbene esista la possibilità di segnalare e far rimuovere contenuti inappropriati ricordiamoci che queste procedure richiedono tempo, ed intanto tutti hanno potuto vedere…
Data l’alta visibilità ed il numero elevato di ragazzi che fa uso di tecnologia risulta molto facile comprendere quali danni il cyberbullismo può fare!
L’umiliazione ed il profondo imbarazzo, oltre al senso di esclusione dal gruppo dei pari che i nostri figli sperimentano non è “digitale” ma reale e non deve essere sottovalutato.
Per questa ragione il cyberbullismo deve essere considerato come un atto di violenza a tutti gli effetti.
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