Quali emozioni provano i nostri figli più piccoli? Come vedono i loro fratelli maggiori? Quali sono le criticità dell’essere un fratello minore? Scopriamolo insieme…
Nei post delle scorse settimane abbiamo scoperto quali emozioni si muovono nel rapporto tra fratelli ed abbiamo lavorato sugli interventi educativi che noi genitori possiamo compiere.
Ci siamo poi concentrati sulla figura del fratello maggiore, riflettendo su quali criticità questo ruolo possa nascondere.
In questo articolo cercheremo invece di esplorare e comprendere cosa significa essere fratelli minori e quali difficoltà il piccolo di casa può incontrare.
Ricordando che capire è il primo passo per educare dobbiamo chiederci quali siano i vissuti che il nostro figlio più piccolo sperimenta e per farlo è utile partire da un’analisi della situazione contestuale del nostro bambino e da quali siano le differenze rispetto al primogenito…
-Un’attenzione diversa…
Inutile nasconderci, le attenzioni che abbiamo dedicato al nostro primo figlio sono molto diverse da quelle che riserviamo al secondogenito…
Cosa facevamo quando il nostro “grande” aveva pochi giorni e magari dormiva beatamente nella sua culla? Ogni 10 minuti andavamo tutti a controllare se respirava ancora? E col nuovo arrivato facciamo forse lo stesso?
Questo è solo uno degli innumerevoli esempi possibili ma basta per aiutarci a capire che il nostro livello di attenzione tra i 2 bambini è decisamente mutato…
Il motivo è in realtà piuttosto semplice e naturale… La nostra esperienza come genitori, che quando è nato il “grande” era pari a zero, si è enormemente accresciuta!
Questo prezioso bagaglio ci permette di sentirci più competenti e capaci, di interpretare meglio i segnali ed in generale di essere meno ansiosi e preoccupati rispetto a possibili complicazioni e problemi.
Ma quali conseguenze comporta questa differenza di approccio?
-Affetto esclusivo…
Quando è nato il nostro primo figlio i nostri occhi (e le nostre emozioni…) erano tutti per lui!
Ovviamente era il nostro unico figlio, la cosa più preziosa ed importante… Ma cosa accade quando i gioielli in casa diventano due?
Certo non possiamo più dedicare le nostre attenzioni ed il nostro amore in modo esclusivo ad uno solo dei nostri bimbi… Dobbiamo invece dividere il nostro affetto ed il nostro tempo.
Questo passaggio da un’attenzione esclusiva ad una condivisa comporta certamente delle difficoltà nel nostro bimbo più grande, dinamica già esplorata nel precedente post.
Ma cosa succede al fratello minore?
-Una gara impari…
La presenza di un altro bambino porta poi un’ulteriore modifica degli equilibri familiari… La presenza di un elemento di confronto.
Se per il bambino più grande questo confronto si gioca sul bisogno di mostrarsi maggiormente bravo e competento, quali effetti potrà avere sul fratellino?
Ammirazione e rivalità, due lati della stessa medaglia, diventano quindi un elemento costante ma allo stesso tempo di assoluta novità rispetto alla nascita del primo figlio.
Un elemento di cui dobbiamo tenere conto…
Queste sono solo alcune delle differenze nell’ambiente in cui i nostri secondogeniti vengono al mondo…
Ma quali sono le conseguenze ed i rischi per il nostro bambino? Quali atttenzioni dobbiamo avere noi genitori? Ecco 3 situazioni comuni…
1- Valgo meno!
Proviamo ad immaginare di essere affiancati al lavoro da un collega molto più esperto e competente di noi…
Qualsiasi problema si pone lui ha la soluzione, qualsiasi idea ci venga lui l’ha già avuta prima… Come ci sentiremmo?
Il confronto continuo con il fratello maggiore, un modello più competente ed esperto, è sicuramente uno stimolo alla crescita ed al miglioramento.
Di contro questo paragone scomodo mette in luce tutte le mancanze e l’immaturità del nostro figlio più piccolo e può portare, alla lunga, ad una percezione di sé stessi come meno competenti e capaci.
Una sorta di vissuto di inferiorità che il nostro piccolo può fare suo e portare con sé fino all’età adulta…
Cerchiamo quindi di stare molto attenti a non mettere in competizione i nostri due bambini ed a non mancare mai di riconoscere come sia assolutamente normale una differenza di capacità e competenze.
Ad ogni età le sue conquiste!
2- Sfida all’autorità!
Nell’articolo precedente abbiamo esplorato i vissuti del nostro figlio maggiore ed i possibili rischi cui è esposto quando gli diamo la responsabilità del fratellino.
Ma come vive la stessa situazione il nostro bimbo più piccolo? Quali sono le criticità che può incontrare?
Molto spesso i fratelli maggiori investiti dell’autorità genitoriale vengono percepiti come una sorta di tiranno da sfidare e contrastare.
Capita di frequente, infatti, che i nostri bambini mettano in scena comportamenti che non manifesterebbero mai in presenza di noi genitori.
Provocare, disubbidire, mettersi a rischio e fare i capricci sono solo alcune delle più comuni modalità di sfida all’autorità…
E per esercitare queste condotte il nostro bimbo più piccolo inizia a padroneggiare modalità che gli permettono di manipolare e far sentire in colpa sia il fratello che noi genitori.
Armi potenti che devono essere scoraggiate da noi genitori in primo luogo cercando di responsabilizzare il meno possibile il fratello maggiore (prevenire è meglio…) e successivamente cercando sempre di valutare e soppesare quanto accade tenendo conto delle ragioni di entrambi.
3- Troppo “da grande”!
Un elemento comune delle famiglie con due o più bambini è il riconoscere come i più piccoli abbiano raggiunto competenze ed autonomie prima rispetto ai fratelli maggiori.
Questo “anticipo” di conquiste evolutive è assolutamente normale e trova le sue origini sia nella differenza di approccio dei genitori, sicuramente più esperti e meno iper-protettivi, sia nella presenza di un modello forte come il fratello maggiore che svolge la funzione di traino alla crescita.
Ci sono però anche dei rischi, degli elementi di criticità che vanno tenuti in considerazione…
Un bambino precoce infatti farà richieste precoci, a volte fuori dalle proprie competenze e capacità.
Questo accade perché il bambino possiede pochissima capacità di riflettere su sé stesso e quindi fa molta fatica a cogliere situazioni per lui potenzialmente pericolose.
La trappola, per noi genitori, diventa quella di confondere un anticipo di competenze con la maturità… Se poi aggiungiamo la normale riduzione del livello di allarme che si verifica con i secondi figli rischiamo veramente di fare una frittata!
Pensiamo ai giochi al parco, alla bicicletta, al lego, all’uso della tecnologia… Tutte attività potenzialmente rischiose per un bimbo piccolo!
Cerchiamo quindi di stare sempre molto attenti alle richieste dei nostri figli minori e non dimentichiamoci che uno dei compiti fondamentali che dobbiamo assolvere è quello di proteggerli.
Va benissimo esporre i nostri piccoli a sfide ed attività sempre più “da grande”, ma sempre accompagnati ed in modo sicuro!
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